Quando, nei primi anni 50, l’Italia avviava il suo decollo economico, tra le mille iniziative del momento ve ne era una, piccola, piccolissima, che aveva un sapore particolare.
Era un’iniziativa tutta “rosa”.
Era l’iniziativa di una ragazza, allora poco più che ventenne, pronta a sfidare un mondo che rinasceva da una guerra e sembrava promettere molto a chi voleva investire, non tanto e non solo denaro, ma anche e soprattutto freschezza ed energia, determinazione e fantasia.
Nasceva così l’Atelier Cicci Poletti, che da subito si faceva spazio, e si faceva notare, nell’allora nascente cosmo della moda milanese, con una produzione per lo più dedicata alla giovane signora, specializzata negli abiti sposa e nel tailleur fantasia.

L’azienda era come un concerto, un andante allegro e vivace, e la sua fondatrice dirigeva l’orchestra, che acquisiva sempre maggiore notorietà e visibilità, non solo a Milano, ma anche in tutta Italia ed Europa.

L’Atelier di Cicci Poletti è stato platea di molti personaggi dello spettacolo, da Claudette Colbert alla coppia Lia Tanzi e Giuseppe Pambieri, e punto di riferimento per molte generazioni di signore dei salotti di Milano.

Ancora oggi le clienti dell’Atelier Cicci Poletti sono tra le più fotografate nelle vie di Milano quali perfette icone fashion dell’elegante stile metropolitano over 40.

Negli anni ’80 l’Atelier raggiunge la sua massima notorietà e iniziano anche le collaborazioni con il mondo della pubblicità. Abiti realizzati su misura per campagne su riviste patinate e spot della nuova televisione a colori.

Chi non ricorda la pubblicità del bagnoschiuma Vidal? La signora in giallo che si spoglia prima di entrare in doccia. Il suo abito è una creazione Cicci Poletti.

Nel 1984 Elisabetta , figlia di Cicci, entra in Atelier integrando la grande esperienza di anni di attività, con nuove idee, modelli e realizzazioni. Oggi l’azienda è attiva, sia nella produzione di capi su misura sia nel settore del pret a porter.